Rapporto Osservasalute 2022


Il Rapporto Osservasalute fornisce annualmente i risultati del check-up della devolution in sanità, corredando dati e indicatori con un’analisi critica sullo stato di salute degli italiani e sulla qualità dell’assistenza sanitaria a livello regionale. È possibile scaricare i numeri in formato elettronico direttamente nella sezione "Rapporto Osservsalute 2022 - Tabelle".

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Come stanno davvero gli italiani? Quali i dati a supporto o a commento delle notizie di attualità?

In questa sezione l’Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni Italiane offrirà una vetrina e un commento ai dati del Rapporto Osservasalute, selezionando periodicamente i temi di maggiore interesse e attualità.

Focus

 

 

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Download dati COVID-19

Dati quotidiani
“Dati aggregati quotidiani Regioni/PPAA - Ministero della Salute - Istituto Superiore di Sanità”
Disponibili in formato excel e raggruppati per mese dal 24 febbraio 2020 al 26 novembre 2022.

Bollettini settimanali
“Dati aggregati settimanali Regioni/PPAA - Ministero della Salute - Istituto Superiore di Sanità”
Disponibili in formato excel dalla settimana 28 ottobre-03 novembre 2022.

 

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Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità 2022

In occasione della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità che si celebra domani, 3 dicembre, il punto degli esperti dell’Osservatorio Nazionale della Salute nelle Regioni Italiane, che ha sede presso l’Università Cattolica di Roma. Le persone disabili che abitano nel nostro Paese sono in gran parte anziane e più di un terzo di queste vivono da sole. Resta troppo bassa rispetto ad altri Paesi UE la quota di spesa destinata a politiche per la disabilità. Finanziamenti sbilanciati sul fronte pensionistico, scarsi i servizi per le persone disabili e per i loro familiari.

 

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Il rischio di morte per COVID-19: an'analisi comparata

La percezione del rischio condiziona i comportamenti individuali. Lo scetticismo, la mancanza di fiducia verso i decisori pubblici e la scarsa alfabetizzazione scientifica hanno limitato l’efficacia delle indicazioni delle Autorità sanitarie per contrastare la diffusione dei contagi. L’obiettivo del presente focus dell’Osservatorio è sensibilizzare le persone a leggere con i giusti occhi la gravità dell’esperienza che stiamo vivendo, i dati presentati dimostrano che i rischi causati dal SarsCovid-2 sono tutt’altro che trascurabili.

 

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La pandemia in Italia e nei Paesi europei: ultime evidenze

L’Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni Italiane continua a documentare l’evoluzione della pandemia nelle Regioni, nelle Province italiane e nei Paesi Europei. Le analisi dei dati testimonia che l’incidenza dei contagi palesa un trend in diminuzione, intervallata da “rimbalzi” legati al rilassamento delle misure di prevenzione individuale e alla diminuzione delle temperature. I dati dell’ultimo periodo lasciano intravvedere l’arrivo di una quarta fase, cioè un nuovo “rimbalzo” dei contagi, testimoniato da un aumento significativo dei casi giornalieri. Il numero dei decessi sta crescendo lentamente e la pressione sul Servizio Sanitario Nazionale è ancora sotto controllo, segno che la campagna di vaccinazione ha dato sicuramente i suoi frutti. La quarta fase della pandemia è già in atto in molti Paesi dell’Unione Europea, in particolare in quelli dell’Est, nei quali l’incidenza ha assunto valori sostenuti, così come l’aumento dei decessi.

 

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Il prezzo del COVID-19 in Italia, dai decessi al calo del PIL, i numeri di oltre 15 mesi di pandemia

A quindici mesi dall’inizio della crisi sanitaria l’Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni Italiane ha effettuato alcune analisi sugli effetti della pandemia sulla mortalità e la sopravvivenza, mettendo in luce le significative differenze che si riscontrano tra le Regioni. Si tratta di differenze non riconducibili solo alla dinamica con la quale il COVID-19 si è diffuso sul territorio nelle tre fasi dell’epidemia, ma anche ad altri fattori che andranno indagati in futuro, quando l’emergenza sarà terminata e i dati saranno consolidati. Al fine di approfondire l’analisi territoriale, per la prima volta l’Osservatorio ha documentato lo sviluppo dell’epidemia a livello provinciale.

 

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Estrema variabilità nella intensità e nella letalità di Sars-Cov2 anche in Europa

L’analisi dei decessi e della letalità evidenzia forti differenze in Italia e in Europa.
Difficile stabilire i motivi per le differenze regionali ed europee, che andrebbero ricercate tra un ventaglio molto ampio di fattori: carenze organizzative, ritardi iniziali nel comprendere la gravità dell’emergenza, deficit nei sistemi di tracciamento dei contagi, diversi livelli di aggressività del virus, comportamenti individuali e scelte dei Governi centrali e locali.

 

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Osservasalute e Covid-19, un cruscotto per misurare la dinamica della pandemia in tempo reale

L’Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni Italiane contribuisce alle riflessioni sulla dinamica della pandemia da Covid-19 attraverso una sezione specifica. Il contributo che l’Osservatorio intende dare ai cittadini e ai media si basa su pochi indicatori rappresentati graficamente, puntando l’attenzione sull’intensità della diffusione della pandemia, sulla gravità dei contagi e sull’impatto che questi hanno sul Servizio Sanitario Nazionale. La dashboard costruita fornisce un quadro congiunturale e uno tendenziale sulla dinamica della pandemia.

 

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Covid-19 la pressione si sposta sugli ospedali: rischio collasso

La curva dei contagi diagnosticati è tornata a crescere in maniera esponenziale e questa volta l’incidenza è alta in tutte le Regioni.
Allarme particolare per 7 Regioni nelle quali la crescita delle persone con sintomi ricoverate in ospedale e nelle terapie intensive ha assunto dimensioni preoccupanti che rischiano di paralizzare le strutture e mettere in crisi la loro capacità di assistenza.

 

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Covid-19, letalità ridotta in Italia rispetto alla prima ondata di contagi, ma attenti al Sud

L’Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni Italiane fa il punto sulla diffusione del Covid-19. Gli indicatori analizzati testimoniano che la pandemia è entrata in una fase nuova, dopo la diminuzione del numero dei contagi giornalieri osservati fino all’inizio dell’estate, è iniziata una lenta ma significativa risalita dell’incidenza. Cala la letalità, ma a preoccupare sono gli andamenti dei contagi al Sud, in particolare sono in sensibile aumento in Campania, Lazio, Sicilia e Sardegna. Le regioni più colpite nella prima fase, Lombardia e Piemonte, presentano un incremento mediamente più limitato dei nuovi contagi.

 

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Aggiornamento regionale dei nuovi casi di contagio da Covid-19 al 26 maggio 2020

Le curve mettono in luce che i nuovi casi giornalieri sono in diminuzione in tutte le Regioni, ma con intensità diversa scendendo da Nord verso Sud. La Lombardia e il Piemonte evidenziano ancora focolai epidemici attivi, pertanto sperimentano un numero ancora elevato di nuovi casi di contagio nella popolazione. Umbria, Calabria e Sardegna, invece, si trovano nella fase finale dell’epidemia caratterizzata da assenza di nuovi contagi o da singoli casi giornalieri.

 

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Le nuove proiezioni sulle date di azzeramento dei contagi da Covid-19 nelle Regioni italiane

All’inizio della fase 2 del Covid-19, l’Osservatorio  Nazionale sulla Salute nelle Regioni Italiane ha elaborato le nuove proiezioni sulle dinamiche future dei nuovi contagi. Dalle valutazioni effettuate sembrerebbe che in alcune Regioni i contagi siano ormai prossimi all’azzeramento, in altre si potrebbe uscire dall’epidemia a partire dalla prima settimana di giugno; cinque Regioni dovrebbero vedere azzerare i contagi tra la metà e la fine di giugno. La situazione in Lombardia merita ancora particolare attenzione perché la diminuzione dei contagi procede con estrema lentezza e l’azzeramento dei nuovi casi appare ancora lontano.

 

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Aggiornamento regionale dei nuovi casi di contagi Covid-19
al 1 Maggio 2020

L’Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni Italiane ha analizzato il trend dei nuovi casi giornalieri sulla base dei dati della Protezione civile rilevati dal 24 febbraio al 1 maggio 2020.

I dati osservati (linea blu) sono stati interpolati con delle curve (linea rossa) stimate, per ciascuna Regione, attraverso dei modelli di regressione con polinomi frazionari.

 

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Stop ai nuovi contagi da Covid-19 non prima di fine giugno in Lombardia e Marche

Il nuovo coronavirus SARS CoV-2 rappresenta uno degli eventi più gravi che la nostra storia ricordi dal secondo dopoguerra, una emergenza prima sanitaria, poi sociale ed economica. La pandemia ha finora contagiato circa 172 mila e 400 persone e provocato oltre 22 mila e 700 decessi in Italia. Le ripercussioni economiche saranno gravi, per cui è necessario fare scelte adeguate e tempestive. Una eccessiva anticipazione della fine del lockdown, con molta probabilità, potrebbe “riportare indietro le lancette della pandemia” e vanificare gli sforzi e i sacrifici sin ora effettuati. Per questo motivo l’Osservatorio ha effettuato una analisi per individuare non la data esatta, ma la data prima della quale è poco verosimile attendersi l’azzeramento dei nuovi contagi. Si tratta di una iniziativa che si pone l’obiettivo di fornire un ulteriore elemento di riflessione per le importanti scelte politiche dei prossimi giorni.

 

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Disagio mentale

Il disagio mentale è un problema che sta acquisendo sempre maggiore rilevanza a livello mondiale, tanto che le Nazioni Unite (NU) lo hanno inserito nella “Agenda Globale per lo Sviluppo Sostenibile” come uno degli Sustainable Development Goals da raggiungere entro il 2030. L'Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni Italiane ha approfondito questo tema in alcune delle sue forme o manifestazioni, attraverso i dati delle fonti ufficiali attualmente disponibili. Il quadro che emerge è quello di un fenomeno che affligge maggiormente gli anziani e le donne, è più diffuso tra le persone con basso livello di istruzione e di reddito.

 

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 AAA in Italia cercasi medici disperatamente

Nei prossimi 15 anni il Servizio Sanitario Nazionale perderà complessivamente 56 mila medici a causa dei pensionamenti, a tal proposito l'Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni Italiane ha effettuato alcune valutazioni per verificare se il sistema universitario sia in grado di rimpiazzare queste uscite. Le proiezioni effettuate indicano che con l'attuale numero di immatricolazioni e di posti nelle scuole di specializzazione si riusciranno a formare solo 42 mila medici. Per assicurare il fabbisogno necessario nei prossimi tre lustri, le Università dovranno aumentare notevolmente i posti disponibili nelle facoltà e nelle scuole di specializzazione, con un prevedibile impatto sulla organizzazione e la logistica degli Atenei.

 

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La cronicità in Italia

L’Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni Italiane offre un quadro sulla prevalenza della cronicità in Italia e lo scenario futuro che si prospetterà nel nostro Paese nei prossimi 10 anni. I dati mostrano che, nel 2028, saranno 25 milioni i malati cronici e si spenderemo 70,7 miliardi di Euro per assisterli. Oggi sono le donne e i cittadini con basso livello di istruzione i più colpiti dalle patologie croniche.

 

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Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità 2018

In occasione della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità, che si celebra lunedì 3 dicembre, l’Osservatorio Nazionale della Salute nelle Regioni Italiane ha predisposto un focus sulla condizione delle persone con disabilità nel nostro Paese. Le analisi testimoniano che queste persone sono lasciate spesso sole, con scarsi aiuti e pochi servizi da un sistema di welfare che destina meno risorse in confronto ai Paesi guida nell’Unione Europea.

 

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Le disuguaglianze di salute in Italia

L’Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni Italiane approfondisce il tema delle disuguaglianze sociali nella salute in Italia. Il Servizio Sanitario Nazionale oltre che tutelare la salute, nasce con l’obiettivo di superare gli squilibri territoriali nelle condizioni socio-sanitarie del Paese. Ma i dati testimoniano il sostanziale fallimento delle politiche: troppe e troppo marcate le differenze regionali e sociali rispetto all’aspettativa di vita e alle condizioni di salute.

 


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Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità 2017

In occasione della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità, che si celebra domenica 3 dicembre, l’Osservatorio Nazionale della Salute nelle Regioni Italiane ha predisposto un focus sulla condizione delle persone con disabilità nel nostro Paese. Il quadro di sintesi mette in luce un ritardo del processo di inclusione delle persone con disabilità e un deficit di servizi forniti dal sistema di welfare che ricade sulle spalle delle loro famiglie sempre più in difficoltà.


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Presentazione del Rapporto Osservasalute 2018 - Direttore Prof. Walter Ricciardi

Conferenza stampa 15 maggio 2019 – Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS

 

 

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Come rispondere ai bisogni di salute di tutti i cittadini - Prof. Walter Ricciardi

La crescente complessità della realtà sociale ed economica rende necessarie, per orientare le scelte che condizioneranno il futuro della Sanità Pubblica e la sua sostenibilità,attente valutazioni, l’ausilio di dati statistici certi e forti capacità di analisi.

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Bilancio degli ultimi 15 anni: stili di vita e nuovi scenari - Dott. Alessandro Solipaca

Migliora la speranza di vita e la sopravvivenza dei malati, soprattutto oncologici. Peggiorano gli stili di vita, aumentano le persone in sovrappeso e restano ancora troppo pochi gli italiani che praticano attività fisica. Un quadro a tinte in chiaroscuro.

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